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La mediazione civile è un potente strumento che offre numerosi vantaggi rispetto al tradizionale processo giudiziale. Recentemente, sono state introdotte nuove normative che influenzeranno la pratica della mediazione in Italia. Vediamo cosa c’è di nuovo e quali implicazioni avranno.

Estensione delle Materie Obbligatorie

La riforma ha ampliato l’elenco delle materie in cui la mediazione è obbligatoria. Oltre alle controversie legate al condominio, ai diritti reali e alle divisioni ereditarie, ora includono anche questioni come i patti di famiglia, l’affitto di aziende e le controversie bancarie e finanziarie. Questo significa che prima di avviare una causa legale in queste materie, le parti devono esaurire il processo di mediazione.

Durata Massima della Mediazione

La nuova normativa stabilisce un limite di tempo per la mediazione. Il processo non può superare i 90 giorni, garantendo così una risoluzione rapida delle controversie.

Deposito Telematico

La riforma Cartabia ha introdotto il deposito telematico come modalità esclusiva per tutte le giurisdizioni. Questo significa che i documenti relativi alla mediazione devono essere presentati e gestiti online, semplificando il processo e riducendo la burocrazia.

Mediazione Telematica

Ciascuna parte può richiedere al responsabile dell’organismo di mediazione di partecipare da remoto o in presenza, senza necessità di previo consenso delle altre parti (anche se una di esse dissentisse).

Incentivi Fiscali

La nuova normativa prevede incentivi fiscali per chi sceglie la mediazione. Ad esempio, c’è un credito d’imposta fino a 500 euro per il pagamento delle indennità dovute all’organismo di mediazione.

In conclusione, queste nuove normative mirano a rendere la mediazione più efficace, accessibile e tempestiva. Se stai affrontando una controversia legale, considera seriamente la possibilità di ricorrere alla mediazione per ottenere risultati soddisfacenti per entrambe le parti.